Al via la riforma della prescrizione di Bonafede, resta da capire come funzionerà e se durerà. Distanza tra il Pd e il Movimento 5 Stelle.
Con il 2020 arriva anche l’entrata in vigore della riforma della prescrizione di Bonafede, che continua a dividere il governo.
Al via la riforma della prescrizione, cavallo di battaglia del ministro Bonafede
La riforma entra in vigore tra le polemiche, accese anche all’interno della maggioranza di governo, e soprattutto tra poche certezze. Lo stop alla prescrizione dopo la sentenza di primo grado è in vigore ma non sono chiare le disposizioni per dare effettività alla durata dei procedimenti.
Bonafede assicura, nessuna apocalisse. I primi effetti si vedranno solo nei prossimi anni
Il Ministro Bonafede ha sottolineato come i provvedimento non porterà a una rivoluzione del sistema, I primi effetti dovrebbero vedersi infatti solo nei prossimi anni, visto che la riforma si applicherà solo ai reati commessi dal primo gennaio. Nessun tipo di retroattività dunque.
Scontro tra il Movimento Cinque Stelle il Partito democratico
Il 2020 inizierà all’insegna dello scontro per il governo Conte Bis. Il Partito democratico ha già presentato la propria proposta alternativa alla riforma di Bonafede. Indice del fatto che un accordo all’interno della maggioranza al momento non esiste e sembra particolarmente lontana. Anzi, il Partito democratico sembra più vicino al Centrodestra che agli alleati di governo. E in tutto questo resta da capire la posizione e soprattutto il comportamento di Italia Viva, che ha promesso battaglia al Pd e al MoVimento in questi primi mesi del nuovo anno.